Le differenze tra grafica per il web e per la stampa: guida pratica per non sbagliare
Nel mondo del design grafico, una delle distinzioni fondamentali da conoscere è quella tra grafica per il web e grafica per la stampa. Anche se gli strumenti usati possono essere gli stessi (come Photoshop, Illustrator o InDesign), le regole che guidano la progettazione cambiano completamente a seconda del supporto finale.
In questo articolo vediamo insieme le principali differenze, i motivi per cui è importante conoscerle e alcuni consigli pratici per evitare errori.
1. Modalità colore: RGB vs CMYK
Questa è forse la distinzione più nota e importante.
- Grafica per il web
Utilizza la modalità RGB (Red, Green, Blue), perché è il modo in cui i monitor dei computer, tablet e smartphone interpretano il colore. I colori RGB sono luminosi, brillanti, perfetti per schermi digitali. - Grafica per la stampa
Deve essere impostata in CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, Key/Black), il sistema utilizzato dalle stampanti. Alcuni colori molto accesi in RGB non esistono in CMYK, quindi un progetto creato in RGB potrebbe apparire spento o diverso una volta stampato.
Consiglio pratico: imposta subito il documento nel profilo colore corretto a seconda della destinazione, per evitare sorprese.
2. Risoluzione: 72 DPI vs 300 DPI
- Per il web, la risoluzione standard è 72 DPI (dots per inch), sufficiente per una visualizzazione chiara a schermo, e con un peso file più leggero che aiuta a mantenere il sito veloce.
- Per la stampa, invece, è necessaria una risoluzione di 300 DPI per ottenere una stampa nitida e professionale. Una grafica a 72 DPI stampata su carta risulterà sgranata e poco definita.
Consiglio pratico: controlla sempre la risoluzione delle immagini prima di esportare: se parti con una base a bassa qualità, anche il miglior layout non potrà salvarla.
3. Dimensioni e formato del file
Le esigenze cambiano a seconda del supporto:
- Web: si lavora spesso con formati come JPG, PNG o SVG. Le dimensioni devono essere pensate per la reattività (responsive design), quindi adattabili a vari schermi. Il peso del file è fondamentale: meno pesa, meglio è.
- Stampa: i file finali devono essere in formato PDF ad alta qualità, con eventuali abbondanze (bleed) e segni di taglio se richiesto. Le dimensioni devono essere esattamente quelle del supporto di stampa (es. A4, 21×21 cm, ecc.), e bisogna prevedere almeno 3 mm di abbondanza sui bordi.
4. Colori e leggibilità: attenzione al contesto
- Grafica web: i colori devono avere un buon contrasto per garantire la leggibilità su diversi dispositivi e in diverse condizioni di luce. Inoltre, l’accessibilità è un tema importante (es. evitare testo grigio su sfondo bianco).
- Grafica stampa: bisogna considerare il tipo di carta (lucida, opaca, riciclata), che può alterare la percezione del colore. Alcuni colori, come i neri molto profondi, vanno gestiti con attenzione (es. il “nero ricco”).
5. Interattività e animazioni
Una grande differenza tra i due ambiti è la possibilità di interazione.
- Web: puoi usare animazioni, effetti hover, link cliccabili, video e scroll dinamici. L’esperienza dell’utente è attiva.
- Stampa: tutto è statico. L’impatto visivo deve essere immediato e ben equilibrato, perché non ci sono effetti per attirare l’attenzione: conta solo la composizione.
6. Tipografia: differenze pratiche
- Web: bisogna scegliere font che siano web-safe o caricabili tramite strumenti come Google Fonts. Le dimensioni devono essere leggibili su dispositivi mobili e i testi selezionabili, se possibile.
- Stampa: si ha più libertà nella scelta dei font (purché siano incorporati nel PDF), e si possono giocare più contrasti tra titoli e corpo testo, grazie alla risoluzione superiore della stampa.
7. Tempi di revisione e consegna
Un altro aspetto spesso sottovalutato:
- Progetti web possono essere modificati in qualsiasi momento, anche dopo la pubblicazione.
- Progetti per la stampa, una volta mandati in tipografia, non possono essere corretti: ogni errore costa tempo e denaro.
Consiglio pratico: controlla più volte testi, impaginazione e allineamenti prima di inviare un file in stampa. Meglio ancora: fai un’anteprima stampata, anche solo con una comune stampante da ufficio.
Conclusione: saper distinguere per progettare meglio
Essere designer oggi significa muoversi con disinvoltura tra il mondo digitale e quello fisico. Sapere fin dall’inizio se un progetto sarà destinato al web o alla stampa permette di evitare errori, ottimizzare i tempi e garantire un risultato professionale.
Per questo motivo, ogni volta che comincio un nuovo lavoro, la prima domanda che mi faccio è: dove andrà questo progetto?
Solo così si può progettare davvero bene.